Ma quale sacrilegio?

Cingimi l’anima
O tenera vestale
E del sacro fuoco
Portami all’altare.

Consumerò l’ardore
E la mia foga placherò
Dal favo suggendo l’amato miele
All’ombra del tuo petto.

Sacrilegio, sacrilegio.
Ma quale sacrilegio?